2025: abolito il bonus caldaie a gas

Hai intenzione di sostituire la vecchia caldaia a gas nella tua prima casa con una moderna caldaia a condensazione per rendere l’impianto di riscaldamento più efficiente? Fino al 31 dicembre 2024 era possibile beneficiare delle detrazioni fiscali previste dal cosiddetto “Bonus Caldaie”. Tuttavia, dal 1° gennaio 2025 la situazione è cambiata radicalmente.

Cosa dice la legge di Bilancio 2025?

Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 (Legge 207/2025), e in ottemperanza alla Direttiva europea “Case Green”, sono state eliminate le agevolazioni fiscali per le caldaie alimentate a combustibili fossili, comprese quelle a condensazione. Anche se tecnologicamente avanzate ed efficienti, queste caldaie continuano infatti a utilizzare fonti fossili per il funzionamento e non sono più considerate compatibili con i nuovi obiettivi ambientali dell’Unione Europea.

La normativa – in particolare il comma 55 della nuova legge – stabilisce che non è più possibile ottenere detrazioni per le spese sostenute a partire dal 2025 relative alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a gas. La percentuale di detrazione per gli interventi ammessi si riduce inoltre al 36% nel 2025, con ulteriore calo al 30% dal 2026.

Si era ipotizzata una riapertura, almeno parziale, per gli impianti ibridi nel Decreto Bollette, ma gli emendamenti in tal senso non sono stati approvati. Di conseguenza, la stretta sulle agevolazioni resta confermata.

Caldaie: quali interventi sono agevolati nel 2025

La stretta nasce dall’adeguamento alla Direttiva europea “Case Green”, che vieta agli Stati Membri di incentivare sistemi che utilizzano combustibili fossili. Tuttavia, alcuni interventi restano ancora agevolati, sebbene con percentuali di detrazione più basse rispetto al passato:

1. Impianti ibridi ad alta efficienza (solo in specifici casi)
Anche se gli emendamenti che chiedevano una riapertura delle detrazioni per gli impianti ibridi non sono passati, in alcuni casi specifici – ad esempio se integrati con fonti rinnovabili – è possibile che restino ammessi in altre forme di incentivo (come il Conto Termico, se non cumulato con detrazioni IRPEF). È sempre consigliabile verificare caso per caso.

2. Pompe di calore elettriche o geotermiche
Gli interventi che prevedono la sostituzione dell’impianto di riscaldamento con pompe di calore alimentate elettricamente, o con sistemi geotermici, restano agevolabili. Queste soluzioni sono in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione imposti dalla normativa europea.

3. Sistemi integrati con energie rinnovabili (es. fotovoltaico + accumulo + pompa di calore)
I cosiddetti “interventi trainati” all’interno di un pacchetto più ampio, che comprende anche impianti fotovoltaici e accumulo, possono accedere alle agevolazioni, anche se con aliquote ridotte rispetto agli anni precedenti: 36% nel 2025, 30% dal 2026, come previsto dal nuovo assetto normativo.

4. Interventi in ambito di ristrutturazione edilizia ordinaria
Se l’intervento rientra in una ristrutturazione edilizia e rispetta determinati criteri, è ancora possibile ottenere una detrazione fiscale ridotta, purché non si tratti di caldaie alimentate a combustibili fossili.

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