Tra le tante pratiche per cui puoi ricevere supporto da PraticheGSE c’è la pratica antimafia GSE e la dichiarazione antimafia GSE per fotovoltaico. Vediamo la normativa e quando farla.
Cosa è la pratica antimafia GSE per fotovoltaico e quando serve
La pratica antimafia GSE è una verifica obbligatoria richiesta dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per garantire che i beneficiari di incentivi pubblici nel settore delle energie rinnovabili, tra cui il fotovoltaico, siano conformi alla normativa antimafia.
Quando è necessaria?
La verifica antimafia è necessaria quando il soggetto che richiede incentivi, tariffe o contributi supera una determinata soglia economica. In particolare, serve nei seguenti casi:
- Per impianti fotovoltaici che accedono a incentivi statali (come Conto Energia, FER, Certificati Verdi, ecc.).
- Per i contributi superiori a 150.000 euro, soglia oltre la quale scatta l’obbligo della documentazione antimafia.
- In caso di acquisizione o cessione di impianti incentivati, per garantire che il nuovo proprietario non abbia restrizioni antimafia.
- Per i soggetti che operano nel ritiro dedicato (RID) o nel meccanismo di scambio sul posto (SSP) con introiti rilevanti.
Quali documenti servono?
Il GSE richiede:
- Autocertificazione antimafia per importi inferiori alla soglia dei 150.000 euro.
- Informativa antimafia rilasciata dalla Prefettura per importi superiori.
Questa procedura mira a garantire trasparenza e legalità nel settore delle energie rinnovabili, evitando il rischio di infiltrazioni criminali nei finanziamenti pubblici.
Chi deve presentare la dichiarazione antimafia GSE per fotovoltaico

La dichiarazione antimafia GSE deve essere presentata da tutti i soggetti che beneficiano di incentivi, contributi o agevolazioni pubbliche per impianti fotovoltaici, quando l’importo supera la soglia di 150.000 euro.
Chi è obbligato a presentarla?
Devono presentare la dichiarazione antimafia:
- Persone fisiche titolari di impianti fotovoltaici che accedono a incentivi oltre il limite stabilito.
- Società e imprese (SRL, SPA, cooperative, ecc.) che ricevono contributi dal GSE.
- Enti pubblici e associazioni se rientrano nei casi previsti.
Chi all’interno di un’azienda deve firmarla?
Per le società, la dichiarazione deve essere presentata dai soggetti con poteri decisionali, in particolare:
- Legale rappresentante (amministratore unico, presidente del CdA).
- Soci con quote pari o superiori al 10% del capitale sociale.
- Direttori tecnici e procuratori con poteri di gestione sull’impianto.
- Titolari di cariche o incarichi rilevanti nell’azienda.
Se il valore degli incentivi è inferiore a 150.000 euro, basta un’autocertificazione. Se invece supera questa soglia, serve un’informativa antimafia rilasciata dalla Prefettura.